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Roma, 27 gennaio 2017 - “Chiediamo all’Aifa di convocare subito il tavolo di lavoro richiesto dal Mise sulla distribuzione diretta e per conto: gli effetti delle storture determinate dall’uso improprio, da parte di alcune Regioni, delle forme alternative di distribuzione farmaceutica, sono sotto gli occhi di tutti. Una soluzione non è più rinviabile”.

Il presidente di  Assogenerici, Enrique Häusermann, interviene così sulla vicenda che ha determinato ieri  lo sciopero delle farmacie private e pubbliche dell’Emilia Romagna, dopo il decesso di una novantenne risultata in possesso dei prodotti  relativi a sei mesi di terapia forniteli in distribuzione diretta dalla Asl di appartenenza. “I farmaci utilizzati dall’anziana di Modena - spiega Häusermann - erano in gran parte  prodotti scaduti di brevetto che non dovrebbero rientrare tra i farmaci compresi nella distribuzione diretta o per conto”“Questo – prosegue il presidente Assogenerici - è il risultato di un eccesso di discrezionalità nell’uso della norma introdotta dalla Legge 405/2001, che ha demandato alle Regioni il potere di acquistare direttamente e distribuire con metodi alternativi farmaci inseriti nel Prontuario della continuità terapeutica (Pht), dove dovrebbero figurare farmaci innovativi o soggetti a specifiche necessità di monitoraggio ricorrente”.

Per questo secondo Häusermann “è necessaria una manutenzione straordinaria del Pht e l’individuazione di perimetri di ragionevolezza per il ricorso alla distribuzione diretta o alla Dpc: i medicinali fuori  brevetto   dovrebbero naturalmente riconfluire nel tradizionale canale distributivo delle farmacie aperte al pubblico e non nella Dpc”, così come sarebbe opportuno “estendere a livello nazionale la procedura già adottata dalla Regione Lombardia, che prevede la fuoriuscita automatica del farmaco dalla distribuzione diretta o per conto entro 60 giorni dalla scadenza della relativa copertura brevettuale”.

Denunciamo da oltre un anno in tutte le sedi istituzionali le storture della distribuzione diretta e per conto – conclude il presidente Assogenerici – e abbiamo accolto con soddisfazione da decisione del Tavolo del Mise del 17 gennaio che ha dato mandato all’Aifa di organizzare un gruppo di lavoro che individua i una soluzione adeguata nell’arco di un paio di mesi. Ritardare quest’opera di razionalizzazione e chiarimento significherebbe  continuare ad imporre irragionevoli e inutili disagi ai pazienti e perpetuare gli sprechi occulti connessi a  modalità distributive che - se adottate per farmaci a basso costo – possono risultare addirittura più onerose del prezzo del prodotto dispensato al paziente”.