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L’allerta lanciato in occasione del convegno sulla governance farmaceutica organizzato sabato 18 marzo a Milano da Federfarma Servizi, nell’ambito di “FarmacistaPiù”

“Bisogna includere la spesa farmaceutica nei Drg dell’ospedaliera; puntare sui registri di monitoraggio e sulla valutazione dei costi evitati per la gestione dei farmaci innovativi; vincolare al capitolo della farmaceutica tutte le risorse generate dagli off patent”.

Ma soprattutto “è necessario maneggiare con cura lo strumento delle gare d’acquisto pubbliche per evitare che da strumento di razionalizzazione della spesa si tramutino in un boomerang capace di spazzare via le industrie, con costi drammatici non solo per il Ssn ma per l’intero sistema Paese.

Intervenendo al convegno “Innovazione e sostenibilità per la nuova governance”, organizzato oggi da Federfarma Servizi nell’ambito della IV edizione di “FarmacistaPiù” - appuntamento annuale per i farmacisti italiani promosso dalla Fofi - Enrique Häusermann, presidente Assogenerici, ha riassunto così le priorità da discutere con urgenza al tavolo della governance farmaceutica ancora in attesa di riavviare i motori, dopo il tentativo di Aifa di riaprire il confronto con le aziende sul pay back.

 

Sotto la lente anche le criticità esplose al tavolo dell’Aifa su distribuzione diretta e per conto e sulla tentazione di qualcuno di prevedere un uso esteso, appunto, di queste forme di distribuzione alternative per l’intera spesa convenzionata territoriale. “Ribadiamo la richiesta di un patto di stabilità pluriennale che preveda regole certe per tutta la filiera farmaceutica e per questo non possiamo non lanciare l’allarme - ha detto Häusermann - sul rischio che il massiccio ricorso alla distribuzione diretta finisca col violare le prerogative di un Ssn equo, universalistico e omogeneo a livello territoriale”.

 

“Dalle scadenze brevettuali dei prossimi 24 mesi, riferite ad un mercato da 2,6 miliardi di euro, dovrebbero derivare, grazie ai generici equivalenti, 600 milioni di minore spesa entro il 2019. Mentre le nuove norme sulle procedure pubbliche d’acquisto dei farmaci biologici, introdotte con la Legge di Bilancio 2017, dovrebbero garantire nei prossimi tre anni una minore spesa di oltre 500 milioni di euro - ha proseguito. - Questi meccanismi virtuosi rappresentano il valore industriale, etico e sociale delle nostre imprese ma perché si traducano in un contributo concreto all’accesso alle terapie innovative è che tutte le imprese siano messe in condizioni di sopravvivere”. “Declinare correttamente equità e omogeneità anche nel settore della concorrenza industriale” significa ad esempio, secondo Häusermann, prevedere l’obbligo della clausola di rinegoziazione “pura” in tutti i capitolati di gara, ovvero la riapertura del confronto concorrenziale con tutti gli operatori economici coinvolti e non solo con l’aggiudicataria del prezzo di gara: “la sola riapertura della procedura di gara immediatamente dopo l’ingresso sul mercato di generici si tradurrebbe in una minore spesa di quasi 100 milioni l’anno”.

 

Allo stesso modo, secondo il presidente Assogenerici, “andrebbe imposta la messa in gara di quantitativi corrispondenti al reale fabbisogno degli enti”, per una corretta programmazione della produzione e per evitare i ricorrenti fenomeni di carenza delle forniture, che si traducono in disagi ed extra-spesa sia per le strutture che per il cittadino. E ancora, “andrebbero recuperate e messe in pista le procedure automatiche di fissazione dei prezzi dei farmaci equivalenti introdotte con il decreto Balduzzi del 2012 e rimaste di fatto inattuate”, ostacolando anche in questo caso la piena espressione del potenziale competitivo degli equivalenti, impossibilitati ad entrare realmente in commercio il giorno successivo alla scadenza del brevetto. “Impacci e storture hanno un nome e un cognome noto a tutta la filiera farmaceutica e le soluzioni vanno condivise, con urgenza, da tutti i protagonisti - ha concluso Häusermann - prima che l’avvento di nuovi farmaci innovativi attesi dai nostri pazienti imponga nuove rinunce alla cura”