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“Serve con urgenza una  manutenzione straordinaria del Pht che individui perimetri di ragionevolezza per il ricorso alla distribuzione diretta o alla distribuzione per conto (DPC), correggendo le storture determinate dall’uso improprio da parte delle Regioni delle forme alternative di distribuzione dei farmaci”. introdotte dalla Legge 405/2001”.

 Ad affermarlo è stata Cinzia Falasco Volpin, vicepresidente Assogenerici, intervenendo oggi  in occasione del convegno organizzato da Federfarma nell’ambito della XXI edizione di Cosmofarma Exibition, in programma fino a domani alla Fiera di Bologna.

L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sui lavori del tavolo sulla farmaceutica con un focus sulla distribuzione diretta: “La Legge 405/2001, che ha demandato alle Regioni il potere di acquistare direttamente e distribuire con metodi alternativi farmaci inseriti nel Prontuario della continuità terapeutica (Pht) doveva servire per la gestione dei farmaci innovativi o soggetti a specifiche necessità di monitoraggio ricorrente e non certo per la distribuzione di prodotti di uso consolidato,  come le statine o gli antiipertensivi”, ha detto Falasco Volpin, ricordando la posizione sostenuta dalle aziende al tavolo sulla farmaceutica. “Un tavolo - ha aggiunto- che sembra essersi arenato e che l’Aifadovrebbe invece far ripartire al più presto”.

“Ritardare quest'opera di razionalizzazione e chiarimento – ha proseguito - significherebbe continuare ad imporre irragionevoli e inutili disagi ai pazienti e perpetuare gli sprechi occulti connessi a modalità distributive che - se adottate per farmaci a basso costo – possono risultare addirittura più onerose del prezzo del prodotto dispensato al paziente.

 

“Per questo motivo - ha concluso - siamo convinti che i medicinali fuori brevetto dovrebbero naturalmente riconfluire nel tradizionale canale distributivo delle farmacie aperte al pubblico e non nella Dpc, così come sarebbe opportuno estendere a livello nazionale la procedura già adottata dalla Regione Lombardia, che prevede la fuoriuscita automatica del farmaco dalla distribuzione diretta o per conto entro 60 giorni dalla scadenza della relativa copertura brevettuale”.