Nel  primo semestre 2020 nel canale delle farmacie aperte al pubblico, i generici-equivalenti hanno assorbito il 22,68%  del totale del mercato a confezioni  e il 14,6% del mercato a valori. L'89% delle confezioni vendute è classificato in classe A, totalmente rimborsabile dal SSN. Su un totale di 0,9 miliardi di confezioni di farmaci venduti in farmacia i generici-equivalenti hanno rappresentano il 20,1% delle vendite in classe A, il 2,2% in classe C e appena lo 0,3% nell'area dell'automedicazione.

A valori il mercato dei generici-equivalenti ha quotato 0,7 miliardi di euro: l'83% del giro d'affari del comparto si è concentrato in classe A (15% in classe C; 2% nell'area dell'automedicazione). 

Le confezioni rimborsate nel  periodo gennaio-giugno 2020 hanno fatto registrare una flessione del  6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare si registra una flessione delle confezioni relative ai prodotti esclusivi (protetti o senza generico corrispondente) del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. In flessione anche il segmento relativo ai farmaci a brevetto scaduto: in particolare quello dei generici-equivalenti fa registrare una contrazione del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2019.

I generici-equivalenti hanno rappresentato il 30,9% delle confezioni in Classe A.

In flessione anche la spesa rimborsata nel periodo gennaio-giugno, in contrazione del 3% rispetto allo steso periodo dell’anno precedente. In particolare si registra una flessione della spesa relativa ai prodotti esclusivi del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. In lieve flessione anche il segmento dei farmaci a brevetto scaduto: per i generici-equivalenti la flessione è dello 0,3%.

Il ricorso alle cure equivalenti continua ad essere privilegiato al Nord (37,8% a unità e 29,5% a valori), rispetto al Centro (27,4% a unità e 22,5% a valori) e al Sud (22,5% a unità e 18,5% a valori), a fronte di una media Italia del 30,3% a confezioni e del 24,4% a valori.

Da Nord a Sud Italia, oltre l'80% dei medicinali rimborsati dal SSN (classe A) afferiscono all'area dei farmaci off patent, ricomprendendo sotto questa voce sia i generici-equivalenti che i brand fuori brevetto. Profondamente diversificato invece, da Regione a Regione, il peso dei generici-equivalenti sul rimborsato farmaceutico pubblico. L'incidenza maggiore nella P.A. di Trento (43,0%), in Lombardia (39,9%), in Friuli Venezia Giulia (37,7%). In coda per consumi di generici-equivalenti Basilicata e Calabria - entrambe al 21% - e Campania (21,4%).

Nel primo semestre dell'anno ammonta infine a 536 milioni di euro il differenziale di prezzo versato dai cittadini per ritirare il brand off patent - più costoso - invece che il generico-equivalente - a minor costo - interamente rimborsato dal SSN. L’incidenza maggiore a livello regionale si registra in Molise e nel Lazio: in entrambe il 15,8% della spesa regionale SSN nel canale retail. Quella più bassa ancora una volta in Lombardia, dove il differenziale versato di tasca propria dai cittadini quota il 10,6% della spesa regionale SSN in farmacia.

Nel canale ospedaliero, infine, i generici-equivalenti hanno assorbito il 30,3% del mercato a volumi e il 2,5% del mercato a valori a prezzo medio.