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"Nel documento diffuso oggi dalla Salute non figura l’obiettivo di reinvestire nella farmaceutica le risorse recuperate grazie alla concorrenza di equivalenti e biosimilari. Anzi le dichiarazioni rese i sono di segno opposto.Così si rischia di trasformare i farmaci in commodities" Questa la preoccupazione espressa dal presidente Assogenerici, Enrique Häusermann, in relazione ai contenuti del documento sulla governance farmaceutica presentato oggi al ministero della Salute dal ministro Giulia Grillo, dal direttore generale dell'AIFA, Luca Li Bassi e da una rappresentaza degli esperti coinvolti nell'elaborazione del documento.

“Accogliamo con grande attenzione il documento di programmazione della nuova governance farmaceutica presentato oggi dal ministro della Salute, Giulia Grillo e da una rappresentanza degli esperti che hanno contribuito alla sua stesura e apprezziamo l’esplicito e reiterato riferimento ai farmaci equivalenti e ai biosimilari che hanno storicamente avuto il merito di ampliare l’accesso alle terapie stimolando la concorrenza all’interno del mercato farmaceutico  - afferma  Häusermann. Ci auguriamo tuttavia che l’annunciata revisione del Prontuario terapeutico e riallocazione delle risorse non si traduca invece in un impoverimento complessivo delle potenzialità di cura garantite ai cittadini, privilegiando una spirale al ribasso che avrebbe come unico effetto quello di schiacciare la concorrenza”. 

“Abbiamo più volte chiesto - e con noi anche altri stakeholders sia tra i pazienti che tra gli operatori sanitari - che le risorse liberate grazie alla concorrenza generata da equivalenti e biosimilari fossero interamente reinvestite nel capitolo della farmaceutica, contribuendo così a rendere sostenibile l’accesso alle terapie più innovative. Ma nel documento presentato - avverte il presidente Assogenerici  - non c’è traccia di questo criterio e anzi le dichiarazioni rese pubblicamente oggi erano decisamente di segno opposto”.

“Nel corso della conferenza stampa odierna è stata più volte ribadita l’intenzione di aprire un confronto con tutti gli stakeholder, aziende comprese - conclude Hausermann - e ci auguriamo che questo confronto possa essere avviato al più presto perché sia possibile condividere e dare il giusto peso a tutti i fattori in gioco: dalla necessità di percorsi terapeutici efficienti ed economicamente sostenibili alla necessità di dare supporto e slancio alla ricerca industriale. Spero che nessuno voglia trasformare i farmaci in commodities, tradendo l’obiettivo del mantenimento dei livelli di qualità della produzione attualmente assicurata dalle normative nazionali”.

Documento sulla Governance farmaceutica