"È necessario che Consiglio europeo, Parlamento e Commissione resistano alle pressioni provenienti dai gruppi stranieri che puntano a far deragliare la riforma del certificato supplementare di protezione dei brevetti farmaceutici (SPC)”.
A lanciare l’allerta sulle sorti dell’SPC manufacturing waiver – ovvero la normativa europea attualmente all’attenzione del Trilogo che dovrebbe dettarne le sorti definitive per arrivare al voto finale entro la fine dell’attuale legislatura (marzo) - è un comunicato odierno di Medicines For Europe, l’associazione europea delle aziende produttrici di generici e biosimilari.
“Tutte le parti coinvolte in queste discussioni – si legge nel comunicato – sono ben consapevoli che portatori d’interesse stranieri (extra-UE) temono la concorrenza dei produttori di farmaci biosimilari dell’UE, attività in cui le aziende europee sono state pioniere e leader tecnologiche”.
“La deroga alla produzione per l’export in Paesi terzi e per lo stoccaggio ai fini del “day-one launch” - ha dichiarato Adrian van den Hoven, direttore generale di Medicines for Europe -porterà enormi benefici in termini di produzione, occupazione e accesso ai medicinali in ambito europeo, senza ricadute negative dimostrabili”. “Gli interessi di Paesi extra-UE non dovrebbero poter interferire in un processo legislativo europeo trasparente, in cui tutte le parti interessate sono state consultate e coinvolte – ha proseguito Van del Hoven. - Il futuro dell'offerta di farmaci in Europa dipende da questa decisione dell'UE – ha concluso - e confidiamo nella determinazione della nostra democrazia a fare ciò che è giusto per l'Unione ".