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Le richieste di Medicines for Europe in vista della riunione del Consiglio Europeo del 25 e 26 marzo

 

 

«Le politiche di acquisto a prezzo più basso sono incompatibili con la resilienza e la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali essenziali in Europa». È una delle indicazioni che Medicines for Europe invia ai leader dell’Ue in vista della riunione del Consiglio Europeo in programma a Bruxelles il 25 e 26 marzo, che vede all’ordine del giorno la risposta alla pandemia di COVID-19, il mercato unico, politica industriale, trasformazione digitale ed economica, situazione nel Mediterraneo orientale e relazioni con la Russia. Sotto la lente le priorità per il semestre europeo e la raccomandazione sulla politica economica della zona euro.

Intervenendo sul tema cruciale della pandemia Medicines for Europe invita in una nota i capi di Stato e di governo a basarsi sugli insegnamenti tratti dalla pandemia COVID-19, con una attenta politica industriale che dovrebbe rafforzare la produzione europea e la resilienza della catena di approvvigionamento dei farmaci critici, garantendo nel contempo un accesso equo ai pazienti.

L’iniziativa del dialogo strutturato europeo, lanciato dalla Commissione Ue il 26 febbraio, presenti il vicepresidente Margaritis Schinas, il commissario Stella Kyriakides, il commissario Thierry Breton nonché rappresentanti di alto livello dei paesi UE, dell’industria chimica e farmaceutica, dei pazienti e degli operatori sanitari e della comunità di ricerca, «è un primo passo positivo in questa direzione», scrive l’associazione europea dei produttori di generici, biosimilari e Value Added Medicines.

Ma per ottenere risultati ed espandere l’ecosistema manifatturiero europeo in campo sanitario servono «riforme politiche intelligenti» che l’associazione riassume in tre punti:

  • Politiche d’acquisto: le politiche in materia di prezzi e rimborsi dovrebbero anche riconoscere l’importanza della sicurezza nella produzione di medicinali generici a prezzi accessibili piuttosto che concentrarsi solo sull’ottenimento del prezzo più basso possibile, con la resilienza e la sicurezza dell'approvvigionamento di medicinali essenziali in Europa. Per questo: «Sono necessarie riforme per rendere i mercati sostenibili, inclusa l’introduzione nelle gare d’appalto dei criteri dell’offerta economicamente più vantaggiosa (es. criteri ambientali, affidabilità della fornitura, resilienza della produzione e / o caratteristiche specifiche del prodotto ecc.).
  • Trasformazione digitale del sistema normativo: è ritenuto un passaggio indispensabile per introdurre le necessarie flessibilità normative, mantenendo elevati standard scientifici, riducendo drasticamente gli oneri amministrativi e migliorando notevolmente la risposta al problema delle carenze. La trasformazione digitale, si legge nella nota «stimolerebbe una comunicazione bidirezionale basata su dati concreti e una cooperazione dal basso verso l’alto tra Stati membri, istituzioni UE, autorità di regolamentazione, industria e gli attori della catena di approvvigionamento per coordinare un'efficace risposta alle crisi e affrontare potenziali strozzature dell’offerta».
  • Recovery and Resilience Facility: questo strumento rappresenta un'opportunità per rafforzare la resilienza della produzione. «I piani nazionali degli Stati membri dovrebbero includere investimenti dedicati nella produzione di medicinali. Gli investimenti nella tecnologia di produzione (greening, digitale, tecnologia di processo, automazione) - conclude Medicines for Europe - sono necessari per consentire ai produttori dell’UE di aggiornare la propria tecnologia per competere e soddisfare le aspettative della società in materia di sicurezza, innovazione a valore aggiunto e ambiente».