Da Medicines for Europe la Market policy review 2020 sui biosimilari, con una panoramica completa delle politiche in tema di disponibilità, tariffazioni, mercati al dettaglio, gare, rimborsi, politiche relative agli operatori sanitari, informazione e istruzione.
"Dalla prima approvazione di un medicinale biosimilare nel 2006, abbiamo accumulato oltre 2 miliardi di giorni di cura dei pazienti nella sola Europa, consentendo un reinvestimento intelligente delle risorse sanitarie in un migliore accesso ai trattamenti biologici e contribuendo al contempo alla sostenibilità dei bilanci sanitari europei".
A sottolinearlo è Medicines for Europe che ha pubblicato oggi la Market policy review 2020 sui biosimilari che fornisce una panoramica completa delle politiche in 26 paesi europei concentrandosi su disponibilità, sistemi di tariffazione, mercati al dettaglio, gare d'appalto ospedaliere, sistemi di rimborso, politiche relative agli operatori sanitari, informazione e istruzione.
"Sebbene vi siano ancora lacune nell'accesso in tutta Europa - si legge nel comunicato - la concorrenza dei farmaci biosimilari ha notevolmente aumentato il numero di pazienti che possono essere trattati. Un recente rapporto IQVIA sull'impatto della concorrenza dei biosimilari in Europa, ha evidenziato il ruolo fondamentale che i medicinali biosimilari svolgeranno in futuro, poiché molti altri farmaci biologici rischiano di perdere l'esclusività di mercato (PI). Ciò dovrebbe obbligare l'UE e gli Stati membri ad attuare politiche di farmaci biosimilari efficienti e orientate agli obiettivi per migliorare l'accesso dei pazienti e la sostenibilità dell'assistenza sanitaria.