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Bilancio positivo per la 23ª Raccolta annuale del farmaco di Banco Farmaceutico svoltasi nella settimana dal 7 al 13 febbraio: sono state donate 598mila confezioni di medicinali, pari a un valore di 4,9 milioni di euro, che serviranno ad aiutare almeno 400mila persone in condizione di povertà sanitaria di cui si prendono cura 1.892 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico. Da queste ultime era stato espresso un fabbisogno di 1.188.758 farmaci coperto dalla raccolta al 50,2%.

La GRF si è svolta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio di AIFA e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili e BFResearch. Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell’iniziativa. La GRF è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici, Teva Italia, EG Stada Group e DHL Supply Chain Italia e al sostegno di DOC Generici, Piam Farmaceutici, Zentiva e Chiapparoli Logistica.
La Raccolta è stata supportata da RAI per la Sostenibilità – ESG, Mediafriends, La7, Sky per il sociale, e Pubblicità Progresso.

«Il successo di questa GRF è stato merito di chi ci ha sostenuto con tanto impegno e convinzione: i volontari, anzitutto, quelli nuovi e quelli fedeli negli anni che, oltre a rendere possibile la GRF, costruiscono ogni giorno l’opera; i farmacisti, la cui adesione non è mai stata così alta e che hanno garantito lo svolgimento e la credibilità dell’iniziativa; i nostri partner sostenitori, che hanno contribuito in maniera essenziale alla sostenibilità del gesto; e, ovviamente, tutti i cittadini che hanno donato e che con la loro generosità hanno testimoniato la bellezza della gratuità», afferma Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.

Nonostante i risultati importanti – sottolinea Banco Farmaceutico - è necessario continuare a sostenere le realtà assistenziali che si prendono cura dei bisognosi. Una persona indigente ha a disposizione solo 9,9 euro al mese per la propria salute (una persona non povera sei volte tanto, cioè 66,83 euro). Limitandoci all’acquisto di farmaci, i poveri hanno a disposizione solo 5,85 euro, i meno poveri 26, ma a causa del caro vita anche tante famiglie non povere faranno sempre più fatica a sostenere le spese necessarie per curarsi. Senza dimenticare le necessità legate alle numerose missioni ed emergenze umanitarie che vedono impegnato Banco Farmaceutico, come ad esempio l’intervento a favore della popolazione coinvolta nel confitto russo-ucraino Ucraina o , più di recente, di quella colpita dal terremoto in Siria e Turchia.

Strumento indispensabile per la raccolta annuale le farmacie: quest’anno hanno partecipa all’iniziativa 5.635 presìdi, dislocati in 2.197 comuni; 752 in più delle 4.883 che avevano sostenuto l’edizione 2022. Sono stati coinvolti più di 22mila volontari e oltre 18mila farmacisti. I titolari delle farmacie hanno donato oltre 840mila euro.

«Anche quest’anno l’iniziativa di Banco Farmaceutico ha innescato uno straordinario circolo virtuoso di solidarietà che ha visto i farmacisti in prima linea nella raccolta dei medicinali in favore di chi ha più bisogno – commenta Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) -. Un sentito ringraziamento va a tutti i colleghi che si sono messi a disposizione, ai volontari e ai tantissimi cittadini che, con la loro solidarietà, hanno dato un prezioso contributo per aiutare le persone in difficoltà. Gli ottimi risultati raggiunti sono una risposta concreta alla povertà sanitaria e confermano lo stretto legame tra i farmacisti e le comunità in cui operano, aspetto che rende questa iniziativa ancor più speciale e il nostro lavoro ancor più gratificante».

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Foto:  Ri Butov su Pixabay