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Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha lanciato l’invito a partecipare a una manifestazione di interesse a ricoprire l’incarico di direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) (www.salute.gov.it)

Ad annunciarlo un comunicato stampa del dicastero che ricorda i requisiti previsti per le candidatute, quelli coè indicati dal Decreto 20 settembre 2004, n. 245 (Regolamento recante norme sull'organizzazione ed il funzionamento dell'Agenzia Italiana del Farmaco, a norma dell'articolo 48, comma 13, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326): "Gli interessati all’incarico dovranno essere in possesso di una laurea specialistica nonché di una qualificata e documentata competenza ed esperienza sia tecnico-scientifica nel settore dei farmaci, sia in materia gestionale e manageriale"

Strettissimi i tempi per gli aspiranti DG che dovranno manifestarsi entro il 23 luglio inviando all'indirizzo di posta certificata della salute una documentazione che - non trattandosi di concorso pubblico - risulta tutto sommato scarna: curriculum vitae, lettera motivazionale, dichiarazione di assenza di potenziali conflitti d’interesse, copia conforme di un documento d’identità in corso di validità.

“Il settore farmaceutico è uno snodo fondamentale del sistema sanitario pubblico. E a maggior ragione tanto più cruciale è il ruolo che svolge l’Aifa, data anche la rilevanza, circa 31 miliardi di euro, della spesa di settore che l’Agenzia del farmaco presidia - afferma nel comunicato il ministro Giulia Grillo. - La massima trasparenza delle procedure e la qualità delle nomine sono un tratto distintivo di questo Governo, che io intendo applicare sempre e in pieno per quanto di mia competenza. A tutela dei cittadini e della garanzia di tenuta anche finanziaria del Servizio sanitario nazionale”.

Come previsto dalla legge istitutiva dell'Aifa (L. n.326 del 2003), una volta ricevute le candidature la nomina del nuovo DG destinato a sostituire Mario Melazzini alla guida dell'Agenzia italiana del farmaco sarà competenza del ministro della Salute, sentita la Conferenza Stato-Regioni.